Domenica, 23 novembre 1980. Ore 19,34.
All'improvviso la terra si scuote. Scatta verso l'alto. Lancia un boato.
Poi mostra tutta la sua violenza. Un sussulto, un altro sussulto, un altro ancora.
E sembra non debba smetterla piu'.
Un terremoto.
Non piu' di un minuto, troppo lungo comunque. E indimenticabile.
Non piu' di un minuto ma quando smette resta la devastazione.
Case che sono solo macerie, 2.914 morti, 8.848 feriti, 280.000 sfollati.
Io ricordo..ricordo il buio..le urla..
ricordo la voce di mia madre che mi chiamava ed io ero stretta a lei..
ma non mi vedeva,
non mi sentiva..
Ricordo la disperazione, quando finalmente fuori dall'edificio,
tutto sembrava distrutto...
Ricordo quella culla bianca di vimini che penzolava dall'alto di un palazzo crollato..
Ricordo le lacrime,la paura,l'impotenza...il freddo di quei giorni..
La vita riprende,il tempo nasconde quei momenti..
ma poi tornano..
Oggi,ventinove anni dopo,
penso a quella sera..
penso alla mia fortuna..
Ma voglio pensare a chi non lo è stato come me..
e voglio ricordarli!
Ed il pensiero vola a loro...