Perchè i nostri bimbi possano aspettare con gioia anche l'alba,non più solo il tramonto, perchè il sole... ci scaldi il cuore!
OCCHIOALSOLE ONLUS Codice Fiscale 94121030483
Faccio collezioni di attimi..

A mio figlio

Se potessi ruberei i raggi del sole per illuminare la tua vita.
Se potessi soffierei sulle nuvole perchè tu non debba mai incontrare nessuna tormenta.
Se potessi metterei in un sacco tutte le stelle, perchè tu le possa donare a chi amerai.
Se potessi riempirei il letto di ogni fiume, perchè non ti sia chiesto il sacrificio di nessuna lacrima.
Se potessi coprirei la tua strada di fiori, per rendere il tuo cammino ricco di colori e profumi meravigliosi.
Ma ti ho dato la vita..e tutto quel che posso è starti sempre accanto, ovunque vorrai andare e qualsiasi scelta farai..


Mamma


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Il mio bimbo ed i treni!

Ad una mamma


Ti ho appena lasciata,avevi ancora gl'occhi arrossati
dopo aver tanto pianto,
ancora...
Il tuo dolore,le tue paure!
Qui sensi di colpa,
per esserti ammalata,
perchè...
Tre bambini che non vuoi lasciare!
Qui bambini a quali spesso,troppo spesso,
oggi sei costretta a sottoporre a rinunce..
Giocate in silenzio piccoli,la mamma
non sta bene..
Non fate rumore..
No,non si può uscire..
Non si può andare in vacanza..
Ci siete sempre andati,ma oggi non si può..
Domani,si...forse..
Quel domani
che tu sai,non potrai dividere con loro!
Ed io..
cerco di aiutarti,cerco le parole,le più giuste..
Dio mio quali sono,dove sono!!
Dio mio ma dove sei...
Ti prego,fà che io non ci sia quel giorno..non questa volta almeno!
Cerco di dimenticarti...di non pensarti!
Tolgo quella divisa bianca e spero di lasciarti chiusa in quell'armadietto,nascosta in un taschino!Pensando che domani ti troverò ancora...sperandolo!
Ma forse no..
Quel domani..
Mi vedo in te,oltre quel camice.
Ed io ti porto dentro..con tutti i mei scheletri,
tanti..troppi!
Un sospiro e tutto è finito!
Ma non dimentico,perchè dopo di te ancora..
ancora ti rivivrò..in un altro volto,in un altro nome!
Vorrei poter fuggire,ma non saprei dove andare
se non in quel camice bianco..
è ciò che sono,ciò che amo,ciò in cui credo..
E'il mio posto!
Domani torno,tu ci devi essere...
Non sono pronta ancora!

8 commenti:

azzurra ha detto...

ciao!
che dire..........
ti capisco benissimo
vivo quello che vivi
ma nn da dentro ad un camice

quel "nn sono ancora pronta" dice tutto

un sincerissimo abbraccio

lucagel1 ha detto...

Lo sò cosa provi...anch'io ho il camice bianco....anch'io a fine turno lo lascio nell'armadietto...però ci rimane addosso perchè la nostra professione è molto particolare,ti dà tanto ma tanto ti prende...è dentro di noi...e quando siamo davanti al lutto,alla morte...sai cosa voglio dire...non si può fuggire...la devi affrontare,per non cadere in quella che qualche psichiatra chiama "la fossa dell'helper"...perchè siamo esseri umani...e non c'è nessuna corazza,convinzione,recinto che ti difenda...E con tutto il rispetto nessuno che lavori come noi ci può capire...Un abbraccio
C'è un bellissimo libro al proposito,se ti va ti mando il titolo.

*Giulia* ha detto...

*Azzurra
spero solo tu lo viva dal di fuori ma non per motivi personali!
Un abbraccio

*Luca..
tu puoi capirmi!alle volte è così difficile!Non sempre si ocmprende anche che le distanze che noi mettiamo alle volte non sono frutto d'indifferenza,ma di difesa!
Esiste un dolore così sottile,per chi soffre,per chi vola via... e per chi resta!Appoggiati a qui corridoi..tutto ciò che riesco a fare spesso e solo una carezza veloce,fugace..furtiva anche,perchè non sono nessuno in quel momento!non posso far nulla e non sono riuscita a fare nulla!
La nostra azienda ci permette di frequentare un corso,ma non serve a molto...
ti sarei grata se mi inviassi quel titolo!
un abbraccio

Giulia

Luciano ha detto...

Avevo circa 22 anni quando fui operato per la prima volta al Gemelli di Roma...... ricordo e ricorderò sempre il momento in cui una giovanissima infermiera mi accarezzò il viso alle prime luci dell'alba....... svegliandomi. Era l'ora dell'iniezione dopo l'intervento. Una carezza che non scorderò mai. Grazie a tutte voi ... per il duro lavoro che dovete affrontare ogni giorno.....
Non voglio parlare di mia madre e del suo ultimo dolce sguardo lasciatomi appena dieci minuti prima averla lasciata ... "seduta" su un letto di un ospedale...
A Te come a tanti tuoi colleghi Ti dico solo: grazie!
Un abbraccio

lucagel1 ha detto...

Non possiamo fare nulla ....ma solo una carezza,un sorriso possono riscaldare il cuore,lo sai..e non è poco...come sai che nonci sono difese,non ce ne sono...in quanto alle asl,lo hai scritto,sono solo aziende,appunto...altro che corsi di supporto....in che reparto lavori?

*Giulia* ha detto...

*Luciano grazie a te!
Dove ho fatto la scuola io ad essere direttrice c'era una suora!Severa..oh di più severissima!ma mi ha insegnato tanto..
Lei diceva sempre che un dono di un paziente,come un pacchetto di cioccolatini,regalato all'inizio della sua degenza deve essere rifiutato,perchè vuole conquistare la tua attenzione!Ma un dono fatto la momento della dimissione è un grazie..per ciò che hai fatto e per ciò che sei stato!
Questo è stato sempre il mio credo più grande..

*Luca
la mia dovrebbe essere una reumatologia,ma in realtà ha solo il primario reumatologo!Quindi siamo una medicina..e ciò vuol dire tutto e di più di tutto!
tu invece?

Anonimo ha detto...

Che tristezza...mamma e figli diventano una cosa sola..che tristezza pensare che...mi vengono i brividi...un bacio..

Cinzia ha detto...

Il solo pensiero di dover lasciare i miei figli ...mi distrugge dentro......capisco quella mamma....capisco te.....

Quando a vevo 7 anni, sono stata operata di Tumore Osseo....
IL MIO MIGLIORE AMICO?
Un giovane infermiere, che ogni mattina alle 6 veniva a farmi il prelievo, poi mi portava con lui, al piano di sotto e mi facceva fare colazione con le brioche..lo adoravo, era quello che mi portava in giro sulla barella quando dovevo fare le lastre, mi ci portava anche se pottevo andarci a piedi, mi facceva ridere.....di mio, con un braccio fuori uso, aiutavo un ragazzo investito da un tram, complettamente ingessato, lui aveva 14 anni, se aveva sette, gli davo da bere..se doveva far pipì le mettevo il papagallo,questo quando le infermiere tardavano ad arrivare......ho vissuto l'ospedale come se fosse casa mia, questo grazie a voi, ai Medici che mi operarono e mi feccero il trapianto.....

Sai...Il dottore che mi salvò il braccio è Morto di Tumore.....che dolore...era bravissimo.....aveva ancora tanto da fare, da dare...

La vita è anche questa...ed il vs lavoro....nn è semplice....da distaccare dai sentimenti....alcune volte, noi pazienti...ci scordiamo...che oltre ad essere infermieri..siete esseri umani...con sentimenti....con un grande cuore....e ciò che voi con coraggio vivete......bhe! non sò se io ne sarei capace..... vedere tante tragedie.....e continuare con lo stesso impegno....anche se sò che basta una guariggione insperata.....per continuare, senza dimenticare.....ma ne vale la pena......


un grande bacio,
Cinzia.

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