Cercavo un'immagine da allegare alla poesia del mio amico Max che ho postato qui sotto..ho trovato quest'immagine sul motore di ricerca..ed insieme a questa bella foto ho trovato una bellissima lettera...
“Questa è la storia di
quattro candele che, bruciando, si consumavano lentamente. Bruciavano e si consumavano inutilmente perchè, dicevano loro, “nessuno si cura di noi , nessuno approfitta della nostra luce e del nostro calore.”
Così si espresse la prima candela: “Io sono
la Pace, gli uomini non riescono a mantenermi, penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi”. Così fu e a poco a poco la candela si spense.
Anche la seconda candela , vedendo spenta la prima, a poco a poco si lasciò prendere dallo sconforto e disse.” Io sono
la Fede, purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me e perciò non ho motivo che resti accesa. Una leggera brezza soffiò su di lei e si spense.
Triste e sconsolata la terza candela a sua volta disse:”Io sono
l’Amore.Non ho forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza. Essi odiano perfino coloro che più li amano: i loro familiari“. E senza attendere oltre la candela si lasciò spengere.
Inaspettatamente un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente. Impaurito per la semioscurità, disse: “Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio“. E così dicendo scoppiò a piangere.
Allora la quarta candela, impietosita, disse:” Non temere, non piangere: finchè io sarò accesa potremo sempre riaccendere le altre candele. Io sono
la Speranza!”
Con gli occhi gonfi e lucidi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.
Nessun commento:
Posta un commento