Domenica, 23 novembre 1980. Ore 19,34.
Poi mostra tutta la sua violenza. Un sussulto, un altro sussulto, un altro ancora.
E sembra non debba smetterla piu'.
Un terremoto.
Non piu' di un minuto, troppo lungo comunque. E indimenticabile.
Non piu' di un minuto ma quando smette resta la devastazione.
Case che sono solo macerie, 2.914 morti, 8.848 feriti, 280.000 sfollati.
Io ricordo..ricordo il buio..le urla..
ricordo la voce di mia madre che mi chiamava ed io ero stretta a lei..
ma non mi vedeva,
non mi sentiva..
Ricordo la disperazione, quando finalmente fuori dall'edificio,
tutto sembrava distrutto...
Ricordo quella culla bianca di vimini che penzolava dall'alto di un palazzo crollato..
Ricordo le lacrime,la paura,l'impotenza...il freddo di quei giorni..
La vita riprende,il tempo nasconde quei momenti..
ma poi tornano..
Oggi,ventinove anni dopo,
penso a quella sera..
penso alla mia fortuna..
Ma voglio pensare a chi non lo è stato come me..
e voglio ricordarli!
Ed il pensiero vola a loro...
6 commenti:
ma grazie mille ...... ci trovi cliccando sopra alle immagini del post, la prima è della pagina dei fan e la seconda è del gruppo...altrimenti nella colonna a lato del blog c'è il mio spazio e quello dei roccaforte.....
altrimenti cerca roccaforte direttamente si FB
Bellissima commemorazione...Sono nato nel 1985, ma i miei genitori si sono fidanzati ufficialmente quel fatidico giorno...mi hanno raccontato tutto di quei tragici momenti, della disperazione e della nottata passata insieme in una capanna nella campagna di fronte alla casa dei nonni materni perché la casa aveva subìto delle lesioni importanti...Il mio pensiero va a chi, ancora oggi, non ha avuto una casa...
che racconto straziante....
senza parole...
bello il nuovo aspetto del tuo blog, mi piace molto!
Un abbraccio, silvana
Mi suonano familiari queste sensazioni...purtroppo.
Ogni tanto bisogna ricordare... ed hai trovato delle parole che non passano inosservate... grazie!!!
Ciao Giulia
Ricordo quelle immagini. Ricordo le sensazioni provate nel guardarle. Ricordare è importante, anche per chi non c'era, ed ha avuto la "fortuna" di "guardare" solo a distanza.
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